PHŌTÓS – Sicily’s Photo Exhib 2019: una serata insieme agli scatti di Alessio Mamo e di ImagoZero

Lo scorso 21 Dicembre il Museo Diocesano di Catania ha ospitato la prima edizione di PHŌTÓS – Sicily’s Photo Exhib, manifestazione voluta al culmine delle attività 2019 dell’associzione culturale ImagoZero per condividere la Passione per l’Arte Fotografica.

Questo anno di attività non poteva chiudersi al meglio, con il talk del fotografo catanese Alessio Mamo e con le due collettive fotografiche, _graphìa e Con Nuovi Occhi, che hanno mostrato, rispettivamente, le opere dei soci e dei corsisti dell’appena concluso Corso Base di Fotografia.

Ripercorriamo lo svolgimento di quella che, ai nostri occhi, rimarrà una serata indimenticabile.

Dialogo con Alessio Mamo: la voce delle crisi migratorie nel mondo

Nell’incontro dal titolo “Dalla Sicilia al Medio Oriente: diario di un fotoreporter”, moderato da uno dei membri fondatori di Imago, Daniele Musso, abbiamo assistito a un grande e partecipato momento di condivisione su temi e argomenti legati all’attualità più perturbante e dolorosa.

L’ospite del Talk è stato, come anticipato, Alessio Mamo, fotografo freelance catanese vincitore del World Press Photo 2018, con il 2° premio nella Categoria Persone.

A fare da controcanto alle immagini di Mamo, le parole della giornalista palermitana Marta Bellingreri, compagnia dei viaggi e messaggero dei racconti visivi del fotoreporter ed il fotografo catanese Antonio Parrinello, che con Mamo ha condiviso intensi momenti di fotografia.

Al centro del dibattito l’elemento portante è stato l’essere umano. Una sorta di viaggio, parafrasando Proust, alla “recherche” dell’umanità perduta.

Mamo, Bellingreri e Parrinello hanno dato vita a un incontro emozionante, intenso e toccante, fornendo un’impressionante apologia in difesa del “mondo offeso” di Vittoriniana memoria: dove i figli delle barbarie non siamo più noi, ma i “dannati della Terra”.

La narrazione fotografica dei nostri cronisti ci ha mostrato l’esodo, il dolore e le sofferenze di uomini, donne e bambini che migrano o che vivono in terre devastate da conflitti che non hanno né voluto né deciso, ma anche la speranza che cresce con l’arrivo alla meta o quella che brilla negli occhi dei bambini durante un percorso di guarigione.

A partire dalle immagini della nostra Sicilia, meta finale e allo stesso tempo Golgŏtha di persone disperate che fuggono dalle tragedie della loro quotidianità.

Passando per la decisione di intraprendere il sentiero dei migranti per vivere sulla propria pelle ciò che hanno udito raccontare ai superstiti. E così ci è stata raccontata una via crucis che parte dalla Turchia, passando per le isole più lontane della Grecia per finire attraverso le zone interne di MacedoniaSerbiaCroazia e chiudere il proprio viaggio all’interno dell’Europa cosiddetta “civile”.

Per giungere alle zone devastate dall’ISIS in Siria e in Iraq: Mamo e i suoi compagni di viaggio ci hanno introdotto ai confini del mondo pacificato, senza alcun sensazionalismo e con la semplice voglia di raccontare con sensibilità il dramma umano, spesso dimenticato dall’informazione.

Le immagini di Mamo raccontano tanto: e per le nostre coscienze sopite e intorpidite, forse, raccontano troppo.

Ma non è forse questo che può salvarci da una tragica impassibilità?

Se devi raccontare una storia la devi vivere appieno”: questa è la chiosa di Alessio Mamo. Ma rappresenta in estrema sintesi anche la sua missione e quella di Marta Bellingreri: dare voce, che sia per immagini o per parole, a chi non ha voce, agli invisibili nel mondo che vogliono soltanto appellarsi al proprio diritto alla vita.

Le mostre di soci e corsisti ImagoZero

A fare rispettosamente da cornice all’emozionante incontro con il fotoreporter conterraneo, l’esperienza del Team ImagoZero, con due collettive fotografiche: la prima edizione di _graphìa, collage di immagini offerte dai soci ImagoZero e la seconda edizione di Con Nuovi Occhi, che ha ripetuto il fortunato esperimento dello scorso Maggio con gli scatti degli allievi del “Corso base di Fotografia Autunno 2019”.

Ad esporre sono stati complessivamente 20 soci e 19 corsisti, con quasi 80 opere in mostra.

Soci e corsisti hanno voluto raccontare la propria visione del mondo al pubblico presente al Museo Diocesano con immagini che spaziavano dal colore al bianco e nero, dal ritratto alla Street Photography, da sempre leitmotiv della fotografia targata ImagoZero, donando visioni mature affiancate a visioni di chi, anche fotografando per la prima volta, ha già compreso i fondamentali per far parte della schiera dei fotografi del domani.

Anche questa volta ImagoZero ha colto l’occasione per far conoscere le attività associative e ringraziare chi ha attivamente partecipato a questi intensi mesi di attività creativa, con la consegna degli attestati a tutti i partecipanti ai corsi autunnali di Fotografia, il Corso Base ed il Corso Avanzato.

Un’altra serata emozionante e indimenticabile per l’associazione e, speriamo, per tutti coloro che vi hanno preso parte.

Non finisce ovviamente qui. Il nuovo anno è appena iniziato e sono già pronte nuove sorprese e nuove iniziative.

Pertanto, ancora una volta, un arrivederci alle prossime attività di ImagoZero!

Simone Bellitto

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