Animals. Steve McCurry.

Steve McCurry
Milano. MUDEC – Museo Delle Culture.
via Tortona 56
mudec.it
Fino al 31 Marzo 2019

ANIMALS di Steve McCurry – foto di Gabriella Ricifari

Se vi trovate a Milano e riuscite a ritagliarvi due ore libere, vi consigliamo di andare al MUDEC PHOTO, il nuovo spazio espositivo del Museo delle culture, che dal 16 dicembre 2018 al 31 marzo 2019 ospita la mostra ANIMALS di Steve McCurry.

Il fil rouge che lega i 60 scatti di questa mostra è infatti l’indissolubile e reciproco rapporto che lega l’uomo e gli animali, analizzato sotto vari aspetti, da quelli più tragici come l’inquinamento e lo sfruttamento a quelli più poetici e ironici.

Questo progetto espositivo nasce nel 1992 quando McCurry documenta il disastroso impatto ambientale prodotto dalla Guerra del Golfo. In quella occasione il fotografo cattura alcune delle sue immagini più iconiche, come i cammelli che attraversano i pozzi petroliferi in fiamme e gli uccelli interamente cosparsi di petrolio. Questo lavoro gli varrà il prestigioso World Press Photo Award.

A queste immagini dure si alternano altre più soavi o ironiche , come quelle che ritraggono gli animali in posa con i loro padroni e che testimoniano l’affetto che l’uomo riversa sul suo “pet” qualunque esso sia (celebre ad esempio la foto del cane fashion tinto di rosa ad Hollywood o quella del serpente indossato a guisa di collana dal suo padrone in un supermercato americano)
“Io mi sono sempre occupato degli uomini e del loro comportamento” spiega McCurry nel corso della conferenza stampa, “ma mi sono accorto ad un certo punto della mia vita che molte delle fotografie che avevo scattato ritraevano animali e mi ha iniziato ad interessare che tipo di correlazione ci fosse tra loro e l’uomo”.

ANIMALS ci invita così a riflettere sul fatto che non siamo soli in questo mondo e che, sebbene esseri umani e animali condividano la medesima Terra, solo noi uomini abbiamo il potere necessario per difendere e salvare il pianeta.

Gabriella Ricifari

Alexander Rodchenko. Revolution in photography.

Alexander Rodchenko
Palermo (PA). Real Albergo dei poveri.
Corso Calatafimi 257
www.mostrarodchenko.it
Fino al 23 settembre 2018

Alexander Rodchenko. Production of a Truck, 1929.

“Se si desidera insegnare all’occhio umano a vedere in una nuova maniera, è necessario mostrargli gli oggetti quotidiani e familiari da prospettive ed angolazioni totalmente inediti e in situazioni inaspettate.”
È il “Metodo Rodchenko”.

Il padre della fotografia sovietica ha dato forma a uno stile e a un linguaggio visivo del tutto unici. Rodchenko gioca con composizioni in diagonale, prospettive scorciate, punti di ripresa insoliti dal basso verso l’alto e viceversa. Un dettaglio ingrandito racconta più di un personaggio, il particolare di un’architettura, narra una città in movimento.

La mostra, ospitata al Real Albergo dei Poveri di Palermo, nelle sale adiacenti agli spazi occupati dall’esposizione sul reporter Robert Capa, presenta una selezione di oltre 150 fotografie.

Giuseppe Di Gregorio

Alexander Rodchenko. Ragazza con Leica, 1934.

Robert Capa Retrospective. Guerra e Pace in mostra a Palermo.

Robert Capa Retrospective
Palermo (PA). Real Albergo dei poveri.
Corso Calatafimi 257
https://www.mostrarobertcapa.it/
Fino al 23 settembre 2018

FRANCIA. Golfe-Juan. Agosto 1948. Pablo Picasso con Françoise Gilot e suo nipote Javier Vilato, sulla spiaggia.

“Se le tue foto non sono buone, vuol dire che non eri abbastanza vicino”.
Celebre frase di Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann (Budapest, 22 ottobre 1913-Thai Binh, Indocina, 25 maggio 1954) , che fu il primo ed il più famoso fotografo di guerra.
Documentò cinque diversi conflitti : la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d’Indocina (1954).
Nel 1947 assieme a Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Georges Rodger e William Vandivert, Robert Capa fonda l’agenzia fotografica “Magnum Photos”.

L’esposizione di Palermo , inaugurata in occasione delle celebrazioni dei 70 anni dalla fondazione di Magnum Photos, racconta il percorso umano e artistico di Capa attraverso 107 fotografie in bianco e nero, raggruppate in 12 sezioni: Copenhagen 1932, Francia 1936-1939, Spagna 1936-1939, Cina 1938, Gran Bretagna e Nord Africa 1941 – 1943, Italia 1943 – 1944, Francia 1944, Germania 1945, Europa orientale 1947, Israele 1948-1950, Indocina 1954. La mostra si conclude con una sezione dedicata ai ritratti di amici e artisti e comprende una sezione speciale dedicata alle fotografie scattate da Capa in Sicilia dove era giunto nel luglio del 1943.

Giuseppe Di Gregorio

SPAGNA. Fronte di Córdoba. Inizio settembre 1936. Morte di un miliziano lealista.